Criteri di edizione


Trascrizione:

Il testo è stato acquisito tramite scanner dalla stampa ottocentesca a cura di F. Lampertico, Statuti del comune di Vicenza. MCCLXIV, Venezia, Deputazione di storia patria, 1886 [Monumento storici editi per cura della r. Deputazione veneta di storia patria, serie II, Statuti].
Per l'edizione ci si è attenuti alle principali regole di trascrizione paleografica sulla base di quanto raccomandato da Pratesi e Tognetti.
La punteggiatura è stata ricondotta all'uso moderno; le maiuscole sono state utilizzate per le persone sacre, per i nomi di persona, di famiglia, di luogo, di religione, di popolo, sempre dopo il punto secondo l'uso moderno. Le persone sacre sono designate in modo che non più di una parola per ciascuna persona abbia la maiuscola; il termine sanctus è maiuscolo solo se denota il luogo, non quando indica persona; per gli ordini religiosi è maiuscola la parola che indica l'ordine.
Le abbreviazioni sono state sciolte; comunis, e è stato sciolto con una -m- sola seguendo le occorrenze non abbreviate presenti nel manoscritto; si è mantenuta la lettera ç; la lettera j non è stata distinta dalla lettera i; la lettera y è stata mantenuta; le lettere u e v sono state distinte secondo l'uso moderno.
Laddove guasti al supporto rendano difficile la lettura il testo reso è visualizzato in carattere corsivo.
La presenza di asterischi indicano, come di consueto, gli spazi lasciati bianchi nel modello per le successive integrazioni mai più realizzate (tanti asterischi quante sono le lettere mancanti), ma vengono utilizzati anche per segnalare lacune originali nella pergamena, che limitarono l'amanuense nella stesura del testo (es. (iudi*****caturam) notaI.78, spazio lasciato bianco per lacuna originale della pergamena (cucitura e raschiatura))
I numeri sono stati trascritti in caratteri maiuscoli, preceduti e seguiti da punti; sono state mantenute le forme in apice.
I segni di paragrafo sono resi con:
§ = pièmosca rossi e segni di paragrafo rossi
¶ = pièmosca e segni di paragrafo

La riproduzione delle abitudini grafiche è fedele al manoscritto e le forme grammaticali, sintattiche e ortografiche non sono state normalizzate a differenza della stampa ottocentesca, che era spesso intervenuta a "regolarizzare" il testo.
Per documentare le scelte e le modifiche presenti nella prima edizione di questo testo si è pertanto ritenuto opportuno indicare almeno per il primo libro, mediante l'apparato di note, quando, dove e come l'edizione del 1886 è intervenuta.
Vi sono dunque:
- note (marcate con <note> - per ora non visualizzate) che provvedono a segnalare parole o frasi, corrette, normalizzate o interpretate già dalla stampa ottocentesca, per le quali si indicherà: "stampa corregge -…-" il termine presente nell'edizione, ad es. notaI.23, stampa corregge -auferam- (nel ms. è invece presente -aufferam-)

Non vengono al contrario introdotte le note per segnalare le normalizzazioni costanti date dalla stampa, in particolare:

Sono stati corretti gli errori di stampa.

Codifica:

Nell'edizione elettronica sono stati rilevati i fine riga del manoscritto (</lb >), i fine carta (</milestone >).
Per quanto riguarda le correzioni, cancellazioni e integrazioni in sopralinea, in interlinea, nei margini realizzate dalle diverse mani, in questa edizione-elettronica per la prima volta prese in considerazione, sono stati usati particolari marcatori che permettono di sottolinearne la presenza, la posizione e l'autore a cui sono state attribuite (<add > e <del >).

Le aggiunte marginali particolarmente illeggibili per usura o per mutilazione del supporto sono state marcate con il tag <unclear >; dove il testo è stato ricostruito grazie alla stampa ottocentesca o al confronto con lo Statuto vicentino del 1311 (BCB, ms. 566), si è utilizzato il marcatore <supplied>.

Per una lista completa dei marcatori e degli attributi si veda la tabella.

Le caratteristiche del testo sono state rese visivamente secondo delle convenzioni particolari.